top of page

Call for papers Itinerari

Aggiornamento: 2 dic 2022

La tana. Dello spazio esteriore dell’intimo


Il numero LXII della rivista Itinerari è dedicato al tema “La tana. Dello spazio esteriore dell’intimo” e intende raccogliere contributi di natura interdisciplinare che riflettano intorno al tema dell’abitare. Nel vocabolario del Tommaseo la tana è descritta come una “concavità profonda nella terra o nelle rocce dove si ricoverano le bestie selvatiche”, indicando il lemma anche come sinonimo di “fossa, buca”. Solo in senso figurativo tana si può riferire a qualcosa di umano, comunicando il significato di “patria, dimora, stanza, ricetto”. Kafka nel suo ultimo racconto intende invece la tana esclusivamente come Bau – costruzione – e non Höhle – cavità naturale: la tana non è qualcosa che si trova già pronta, come un anfratto, per essere casualmente utilizzata come rifugio e riparo, perché fortuitamente confacente a tali funzioni. Bau intende sempre una costruzione, un artificio, e quindi una tecnica, ossia un’arte. La tana è frutto dell’ingegno, e viene costruita sempre in vista di modalità definite. Essa è senza dubbio un archetipo dell’abitazione umana, il luogo prescelto e accuratamente edificato per dimorare. Il significato che possiamo attribuire alla tana, in questo senso, è duplice e riprende tanto l’idea suggerita da Tommaseo quanto quella di Kafka. Da un lato la tana ha il compito di difenderci dai pericoli esterni, così come di proteggerci dalle intemperie naturali; dall’altro, in quanto abitazione, non è un oggetto, e quindi non va considerato un mero “strumento” da poter semplicemente utilizzare, ma costituisce il punto a partire da cui l’uomo riesce a tracciare le linee di una cartografia significativa che possa orientare il suo muoversi nel mondo. Il passaggio successivo riguarda la modalità in cui un artificio come la tana “si presenta”. La tana può infatti essere costruita per dissimulare la sua presenza, ossia per fare in modo che non venga notata, assicurando così in misura maggiore la sicurezza. Ma la sua presenza può anche essere mostrata in maniera sfrontata, in modo da sfidare con la sua impenetrabilità le mire altrui, e contemporaneamente scoraggiarle. In ogni caso la tana gioca sul limite del visto nonvisto, apparente in-apparente, fondandosi sull’elemento della visibilità. A ben vedere l’elemento essenziale e forse straniante per la riflessione è constatare che la tana rappresenta l’esteriorità del proprio intimo: essa mette al di fuori del sé gli elementi interiori della propria esistenza, le proprie paure ad esempio, lasciando che queste abbiano un contatto liminare con l’esteriorità e quindi con ciò che potrebbe presentare una minaccia. Ma secondo questa prospettiva l’abitazione, la dimora, la casa non sono soltanto un luogo che separa l’interno e l’esterno, piuttosto esse permettono il passaggio, lo scambio tra il visibile e l’invisibile.

Particolarmente benvenuti saranno contributi che rifletteranno, tra gli altri, intorno a questi assi:

- abitare umano/abitare animale;

- il rapporto tra intimità/esteriorità;

- abitare e costruire;

- etiche dell’ospitalità, etiche dell’ostilità;

- politiche dei confini, muri, rifugi;


Istruzioni per la presentazione delle proposte e dei contributi

Le proposte devono essere inviate via email alla redazione e ai curatori (rivistaitinerari@gmail.com; virgilio.cesarone@unich.it; sergio.labate@unimc.it), entro il 30 novembre 2022 e devono avere la forma di una presentazione sintetica (di lunghezza compresa entro le 3000 battute, spazi inclusi) dell’indagine.

La comunicazione delle proposte accettata sarà fatta entro il 20 dicembre 2022.

I contributi dovranno avere le seguenti caratteristiche: essere inediti; essere redatti in italiano, francese, spagnolo, tedesco o inglese secondo le norme della rivista; avere una lunghezza compresa tra le 25.000 e le 40.000 battute, note e spazi inclusi.

I contributi dovranno essere inviati via email ai curatori entro il 30 aprile 2023 e dovranno essere accompagnati da un abstract (di lunghezza compresa tre le 250 e le 500 battute) in lingua inglese e da cinque parole chiave. I contributi saranno soggetti a valutazione anonima. La pubblicazione avverrà senza spese a carico degli autori.


Maggiori informazioni su

155 visualizzazioni
bottom of page