Tra fenomenologia e Lebensphilosophie
di Angelo Tumminelli,
Orthotes 2018
pp.: 298.
Il volume analizza il tema dell’amore nella filosofia di Max Scheler (1874-1928), indagata a partire dall’intreccio delle due prospettive teoriche della fenomenologia e della filosofia della vita. L’elaborazione filosofica del concetto dell’amore costituisce un tema centrale nell’itinerario teorico di Scheler e si può considerare un contributo peculiare e fecondo per la filosofia morale e la filosofia della religione del Novecento. La radicale novità dell’etica fenomenologica scheleriana consiste nella riabilitazione filosofica del sentire (Fühlen) e della vita emotiva al fine di proporre un’etica che, partendo dai moti affettivi della persona, sappia giungere a un ordine oggettivo di valori morali che sussistono a priori. Attraverso la messa a fuoco dell’applicazione del metodo fenomenologico alla morale e il recupero delle concezioni della Lebensphilosophie (soprattutto di quella di Georg Simmel) nel pensiero scheleriano, l’autore mostra come nel concetto di amore si concentrino tutte le tensioni e le oscillazioni della filosofia di Scheler, a partire dalla diversa considerazione che egli matura riguardo alla dialettica tra eros e agape, tra impulso e spirito, fino al radicale mutamento della sua prospettiva teologica nel passaggio dal personalismo teologico alla teologia del “Dio in divenire”.
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